Michele Cascella

Michele Cascella

…”A Pescara in quei tempi D’Annunzio era nell’aria come il calore e il colore delle stagioni; viveva nelle pietre del campanile di San Cetteo, sotto l’arco di Porta Nova, davanti all’arsenale, fra i cannoni in disarmo e le nenie dei pescatori…C’ erano le vele presso la foce, Ie paranze, le primavere sul colle S.Silvestro, i trabocchi. La Città era piccola, antica, borbonica, con le sue vecchie mura, con le sue tre Chiese: S.Cetteo, il Rosario, il S.Giacomo. Tutte e tre in fila su una delle strade principali. il panificio militare, la finanza, i ritrovi preferiti dai militari con l’immancabile famosa “bionda”, i viaggiatori di commercio dell’Albergo Rebecchino, le ferrovie con i treni della notte sul ponte metallico, e poi gli odori e i rumori, il sapore dell’acqua torbida che mi dissetava l’estate, col maniero direttamente dalla conca, che una donna portava ogni mattina, e l’odore del catrame per la concia delle barche, le reti, le voci del mercato del lunedì.”…

D’Annunzio-Flaiano-Cascella-Pepe-Michetti Vicentino-Michetti Francesco Paolo..
..sono le firme che qualificano culturalmente uno spazio di residenza urbana e di stimolo cenacolare forse unico al mondo.
Tutti i personaggi sono  nati o convissuti a Pescara vecchia in un arco spaziale di 100 metri.

Il Circolo Aternino, il cui edificio  è stato recentemente riportato al vecchio splendore,vanta peculiarità statutarie di tutto rilievo, potendo far
tranquillamente translare la sua fondazione agli anni dell’unificazione italiana.
Sito a fianco dell’abitazione di G.D’Annunzio, ha visto la frequentazione del Vate e di tanti altri illustri personaggi.
E’ stata la fonte battesimale di iniziative imprenditoriali, commerciali e artistiche e, grazie alla sua funzione aggregativa, si è rivelato strumento  essenziale per portare la città alla detenzione di prestigiosi primati in campo nazionale.
Oggi Pescara è città che sembra non godere di una stabile àncora  alle sue origini antiche.
Il Circolo Aternino vuole ripristinare le evidenze storiche e rinnovare la fruizione propulsiva di un tempo, ovviamente negli spazi consentiti dalle mutate situazioni istituzionali, sociali ed ambientali.

Il simbolo della medusa,logo dell’associazione di Volontariato, con il volto a doppia lettura, costituisce di per se forma anticipativa di un programma di riscoperta delle radici; la volontà propulsiva e creativa, veicolata dall’immagine giovanile, intende poi fornire alla città innovativi messaggi di modernità e solidarietà ancorati alla  recente realtà  europea.

Fra le sue priorità operative il Circolo annovera la valorizzazione di figure artistiche ancorate alle realtà locali, per la proiezione verso lidi di attenzione sempre più vasti.
Tra le pieghe statutarie emergono attività editoriali e multimediali con  lo scopo principalmente di veicolare informazioni specifiche a soci e frequentatori e a diffondere cultura storica del territorio.

La fase editoriale inizierà con l’uscita straordinaria di una copia anastatica di “Terra Vergine” in veste divulgativa, commemorativa e collezionistica.
In una particolare veste tipografica si riproporrà un supplemento alle cronache di un giornale del primo ‘900. Il romanzo giovanile di G.D’Annunzio, oggi non facilmente reperibile, verrà riportato così all’attenzione di un pubblico vasto con l’auspicio di alimentare i debiti meriti al territorio.
Il coinvolgimento di una Editrice di prestigio aggiungerebbe lustro al lancio  in quanto il “brand” del marchio aiuterebbe a fornire l’idea di una riedizione  pregiata di stampa d’epoca.
Una tiratura limitata ad un migliaio di copie comporterebbe una ipotesi di spesa intorno alle 1000 euro.
Ovviamente disponibili a discutere su altre soluzioni di tiratura in quanto il tema trattato  dallo scritto dannunziano trova spunti e riferimenti spaziali nel territorio provinciale e potrebbe costituire un interessante ausilio turistico nelle manifestazioni in cui la nostra Provincia desidera mostrare la propria operatività ed immagine.