Pescara al tempo dell’Impero Romano

Pescara al tempo dell’Impero Romano

Nell’area di Pescara Portanuova, alle foci del fiume Aterno, esisteva un abitato noto come OSTIA ATERNI, principale porto romano in età imperiale dell’Abruzzo antico.

Nel periodo appena precedente, raffrontabile pressappoco a quello dell’età repubblicana,l’ approdo era stato utilizzato, in maniera meno sistematica, dai Vestini, Peligni e Marruccini; la distribuzione abitativa di riferimento era all’epoca comprensibilmente differente, perchè irradiata lungo il fondovalle, oltre che sulle antistanti zone collinari.

Segni di attrezzamenti portuali rudimentali sono stati ritrovati nella zona di Portanuova; gli scavi sinora effettuati non hanno,però, neanche sfiorato i  livelli necessari per monitorare epoche anteriori al I° sec.a.C.

Solo durante l’epoca dell’espansione romana in Oriente gli insediamenti abitativi, giacenti nell’area costiera, erano andati a rimodularsi sempre più sul sito dell’approdo naturale.

Cresceva, contemporaneamente ai domini territoriali dell’Impero, la rilevanza logistica del luogo per l’impianto delle comunicazioni con l’oriente e per il movimento delle merci distribuibili lungo la fascia internodale di due tracciati viari:

la costiera adriatica

la via  Claudia Valeria, proveniente da Roma.

L’antico tracciato basolato identificato, in fase di scavo, lungo via delle Caserme, scandisce la direzione dell’assetto urbanistico romano verso il fiume e verso il porto tra il 1^ sec.a.C. e gli inizi del I sec. d.C.

Successivamento tale allineamento risulta ripreso, con lievi modifiche d’orientamento,in epoca medioevale e rinascimentale, a testimonianza della volontà strategica della popolazione di strutturare l’antico assetto abitativo e commerciale preferibilmente nelle vicinanze del fiume.