Si dice.. Ma non si fa!

Scipitezze “megamaniacali” di una politica cittadina priva di visione
confluite stavolta nella strategia infernale di una rotatoria,
a pensarci bene, praticamente solo pedonale.

E’ accaduto in un sito di elevata valenza storica, a vista d’occhio

dal palazzo della Regione, dal Comune e dalla casa D’Annunzio,

sede della Soprintendenza.

 

Piazzale del Ponte agli inizi del ‘900

dal 1927 Piazza Unione

 

C’era una volta “Pescara”
Pescara m.4, ab.5543, è nota stazione balneare, sulla d.della foce del F. Pescara…(.)
Pare che abbia preso il nome attuale al tempo dei longobardi…(.)
bellissimo il suo porto canale quando è popolato dalle paranze con le
pittoresche vele gialle e rosse dai segni simbolici.
Il 20 agosto di ogni anno si celebra la Festa di S.Cetteo, con sparo di
petardi e di bombe dalle paranze nel fiume e da terra, allorché nella processione
si depone la statua del Santo in mezzo al ponte di ferro; alla sera, illuminazione
su galleggianti nella Pescara, che la corrente porta a mare.
“Estratto dalla Guida d’Italia del 20 ottobre 1926 – Touring Club”- testo L.V.Bertarelli
Piazzale del Ponte in un dipinto di Michele Cascella

Piazzale del Ponte ai tempi di Flaiano

Si dice… Ma non si fa!

Udite, udite!

“È giunto il momento di far conoscere ai pescaresi e ai cittadini del “villaggio globale” la nostra storia”. “Ma, come in ogni campo, prima di comunicare occorre conoscere, prima di valorizzare a livello pratico,
occorre acquisire la consapevolezza della propria dimensione identitaria……..”
recitava così il “Consigliere delegato al recupero e alla valorizzazione del patrimonio storico della città di Pescara”. Lo confortavano la delega conferita e l’impegno assunto dal non rieletto sindaco durante la conferenza stampa indetta per rendere maggiormente pubblico l’incarico.
Ecco la sintesi del Primo Cittadino di allora:
“Sicuramente l’obbiettivo più importante che vogliamo raggiungere è la riscoperta e il recupero (..!?!?) delle gallerie
sotterranee della vecchia fortezza di Pescara, senza dimenticare la riconsegna
alla città della Chiesa di Sant’Anna e la riapertura del Teatro Michetti.
L’iniziativa “Pescara Real Piazza”, il cui nome era stato preso dalle planimetrie
del tempo, sarebbe dovuto essere l’evento rivolto proprio a far conoscere la storia
di una illustre struttura difensiva del nord del Regno delle Due Sicilie e l’occasione
per rileggere il nucleo antico della città.
E invece. … …solo qualche mese dopo, la stessa amministrazione che aveva ideato e
finanziato il programma di recupero storico, emanava la delibera per la
costruzione di una mega rotatoria in Piazza Unione, che avrebbe generato
una ferita indelebile al patrimonio storico della città e forse la mutilazione
definitiva dell’ultima piazza del centro originario di Pescara.
allegato Real Rotatoria
Il termine mosaico tirato in ballo forse per puro traino elettorale
Svanivano nel vento il fascino e l’orgoglio di una storia bimillenaria che
aveva visto quel sito punto di sbocco della consolare romana Claudio Valeria;
nel contempo si liquefava come fuoco d’artificio quel proposito propagandistico
spifferato a più modi nel giugno del 2013, la cui insussistenza ai fini pratici,
costituisce ulteriore, mero modello  d’annuncio tipico della fonte di
provenienza:
“Con questo evento vogliamo recuperare la nostra storia, ricca di 
un passato importante, per creare una coscienza identitaria ed un 
rinnovato spirito di appartenenza”.

Si battono per l'idea... non avendone. E.Flaiano

 

 

 

 

 

obbligatorio per pedoni ed animali transitare al largo della piazza mutilata

Inizio del girone pedonale. Obbligatorio l’attraversamento del ponte mutilato.