Francesco Paolo D’Annunzio
Il padre di D’Annunzio Francesco fu Sindaco di Pescara; intorno al 1870 strenuamente si battè per non farvi costruire la grande stazione, che infatti fu costruita a Castellammare Adriatico, un chilometro più a nord.
Per Pescara sembrava più giusto una piccola stazione, in modo che il fumo delle locomotive non annerisse le case. Queste sono forse leggende, ma le ho sentito ripetere spesso quand’ero bambino.
Quando ripenso alla casa di D’Annunzio come era una volta, rivedo ancora i suoi tre negozi: la farmacia Luise (il dottore Michele aveva sposato la sorella di Gabriele D’Annunzio, Elvira), c’era poi un tabaccaio, dove si vendevano anche cartoline della casa di D’Annunzio.
L’altro negozio me lo ricordo occupato da una fruttivendola, donna molto simpatica e vivace, di lingua pronta e arguta, deturpata dal vaiolo (da qui il nome che aveva di Scarrupata; mentre Scarrupato, suo fratello, era il sempre allegro facchino dello scalo merci, alla stazione).